2° Giorno

Svegliatici in orario decente e rifocillati dall’ormai immancabile sosta al “nostro bar”, ci appropinquiamo verso la stazione e ci riscopriamo spettatori di un comizio elettorale, molto diverso dai nostri.









Un simpatico omino ed il suo staff, si “ergono solenni e maestosi” sul tetto di un pulmino e sotto, una folla silenziosa viene tenuta a bada da un solerte servizio d’ordine, costituito da pensionati che null’altro fanno che tenere le estremità di una fettuccia di stoffa dietro la quale, i muti spettatori sporadicamente si lasciano andare ad “incontenibili” manifestazioni di consenso, applaudendo l’oratore.


Meta della mattina è Harajuku. Scesi alla stazione resistiamo al richiamo di Takeshita Dori, per dare la priorità al Meiji Shrine, dove, per la prima (ma non l’unica) volta, facciamo incetta di amuleti vari ed Onamori.







Terminata la visita “culturale” ci tuffiamo nel caos di takeshita dori per poi passare a Omotesando ed infine giungere a Shibuya dove, ci raggiungono i "primi sintomi" del Tifone che ci creerà qualche problema nei giorni seguenti. Non resisto alla tentazione di fare una sosta allo Starbucks proprio sopra il famoso incrocio per scattare qulache foto (in barba al divieto!!). Ristorati e riscaldati dal caffè, ci tuffiamo in un pomeriggio di shopping selvaggio nel quartiere di shibuya, con una lunga sosta da Mandrake, al terzo piano sottoterra, in un ambiente con pareti nere e stile postatomico, servito da una cosplayer vestita da Yu (Creamy mami) dove, per pochissimi yen compro vari gashapon di mago pancione, lupin, gundam e Holly e Banji



La serata la trascorriamo a Shinjuku, circondati da un mare brulicante di persone, insegne di ogni forma e colore e tantissimi tipi vestiti in maniera elegante, con i capelli sparati in aria, tinti possibilmente di biondo. Lo"Zazzariello" tipo, (così soprannominati da noi, vista la zazzera tipo manga!), animale tipicamente Jap, passa la serata per strada in attesa di donne in cerca di compagnia. Normalmente si muove in branchi di 5/6 esemplari e marca il territorio con "ricordini" tipo caramelle mou che secerne dalle ghiandole salivarie, acompagnando il tutto con sonori suoni preparatori (abbiamo trasmesso il magico mondo di Quark!). Passeggiando passeggiando, arriviamo fino al "malfamato" quartiere di KabuKicho caratterizzato dai tanti exyshop e dove ammiccanti signorine fanno bella mostra di loro nei pressi di night club.


1° Giorno

Anche se l’entusiasmo, l’euforia e la voglia di calarmi nel “centro del mondo” (come dicono gli 883) sono al massimo, il jet lag ci fa un brutto scherzo, facendoci svegliare alle 10.30… pazienza!!!
Una bella sorpresa è quella di trovare, esattamente a 10 metri dal hotel, una catena di caffetterie l’Excelsior caffè , che fa un ottimo caffè espresso (ed io, da buon campano, sono molto pignolo) che, accompagnato da una discreta brioche, ci aiuterà a carburare ed a recuperare energie.

Primo incontro con le biglietterie automatiche della metro (molto intuitive e semplici da usare) ed arrivo al cospetto del palazzo imperiale, con la visita dei giardini rovinata da una pioggia battente ed ininterrotta. Nella patria di tutte le tecnologie, è stato interessante vedere l'arcaico mezzo utilizzato per controllare gli accessi ai giardini: Delle tessere di plastica consegnate all'ingresso da un sorridente impiegato in divisa da riconsegnare all'uscita ad unaltro solerte membro dello staff. Non oso nemmeno immaginare le reazioni in caso di smarimento del tesserino all'uscita!!!!!


Vista la pioggia battente, siamo "costretti ad accontentare" di una visita al Sony Building, ai centri commerciali di Ginza (invasi dai SanrioShop) e di un pasto alquanto particolare, in un ristorantino all'interno della metro (ancora oggi, dopo aver cercato in giro, e chiesto ad amici jap, non siamo riusciti a capire cosa caspita fosse quel piattone di riso con salse strane ed un hamburger al centro!!! Sicuramente un piatto non jap, avendocelo servito con le forchette e non con le bacchette).

La sera, finalmente, incontriamo dal vivo Miwako. Jfriend "frequentata" solamente online fino ad allora, e ceniamo in una izakaya molto carina al 7° piano di un palazzo (non sarei mai potuto arrivarci dalle insegne, non conoscendo una sola parola di Jap!) con la cameriera che ci porta la brace a tavola dove prepariamo pesce, verdure e carne.

L'arrivo


Dopo solo 30 minuti d’auto per l’aereoporto, 1 ora di volo nazionale, 11.5 ore di volo internazionale (in foto, tortuga stranita dal fuso in attesa del treno alla stazione di Narita), 80 minuti di treno (N’ex) e 3 minuti di Taxi (avremmo potuto farne anche a meno, ma i bagagli sono tanti e la stanchezza si sente!) arriviamo finalmente al Keio Plaza Hotel di Shinjuku. Straniti dalle luci, dai colori e dagli odori, o forse dal jet lag, decidiamo di tuffarci subito nella vita notturna di Tokyo, fregandocene della pioggia che, naturalmente, ha deciso di farci compagnia. E così ci ritroviamo appena fuori dall’hotel dinanzi ad una moltitudine di insegne al neon, ristoranti e ad uno dei miti di noi consumisti, spendaccioni, jappofolli, jappofili; Yodobashi ovvero, la Mecca dei fotografi professionisti e non, con una insegna alta 2 piani, tanto luminosa da illuminare l’intera strada.
Dopo questa prima ricognizione con la panza piena di tanta economicissima Soba, (in tutta il viaggio, non siamo mai riusciti a spendere più di € 30 per mangiare, ed addirittura, la media è stata di 15-18 €, non a persona… A COPPIA!!!! Ed io, non sono il tipo da Mac Donald o da snack veloce o dietetico!) rientriamo in albergo dove al 24° piano ci attende una lussuosa suite, con le scuse e gli inchini del direttore per averci dovuto dare un “appartamentino”, al prezzo della stanza normale, avendo terminato le camere di quella categoria (che c**o!!!)

La Partenza


Finalmente si parte!

Il viaggio comincia subito “bene”, Posto sull’ala e decollo da linate con 1 ora di ritardo.
Per fortuna che si vola Jal e così il nipponico pilota, ingrana la marcia e recupera il ritardo, attestandosi ad una velocità di circa 1000 km/h. Così facendo il vola dura “solo” 11 ore e mezzo, intervallate da cena, colazione, spuntini, e un fantastico film (che non consiglierei al mio peggior nemico, ma era l’unico in Italiano!), e non le interminabili 13!!

Si comincia



Spero che non me ne vorranno a male gli amici di JapanForever, se ho deciso di trasferire qui, la discussione aperta all'interno del loro Forum. Ho preferito spostarmi di piattaforma, sia per una più facile gestione delle immagini da caricare, sia per poter avere un più facile riferimento durante la navigazione.
Dopo oltre 6 mesi dal viaggio tanto sognato, ho deciso di aprire un Blog, parafrasando il famoso romanzo, per ricordare quella che è stata la più bella vacanza mai vissuta.
Ringrazio Mirkozax, Paperaino e tutti quelli che hanno condiviso informazioni utili, foto, diari di viaggio, informazioni turistiche, etc. in modo da consentirmi di organizzare e poi gustare a pieno, con tuti i sensi, l'esperienza nipponica.
Naturalmente, trovandomi a ringraziare, devo ringraziare la mia mogliettina (Tortuga) che ha rinunciato alla sua idea di viaggio di nozze caraibico per accontentarmi, con il risultato che ora in casa ci sono 2 jap-maniaci!!